venerdì 14 novembre 2014

Disdetta abbonamento Vadafone

Ho dato incarico al nostro commercialista di disdire tutti gli abbonamenti che il nostro Centro di Aiuto alla Vita ha con la compagnia telefonica Vodafone perché non condivido, eticamente, il nuovo spot nel quale compaiono anche due mamme lesbiche a cui nasce un figlio e tutto questo è pubblicizzato e proposto come un passo in avanti, coraggioso, di modernità.
Non possiamo contribuire, pur nel nostro piccolo, a questo continuo martellamento ideologico che ora ci viene imposto quotidianamente anche tramite le pubblicità.
Troppo sacro per noi il rispetto della vita nascente ma assieme anche quello della dignità umana e della verità.


lunedì 24 marzo 2014

Genitori ed educazione dei figli, le parole del Cardinale Bagnasco

“[...] Colpisce che la famiglia sia non di rado rappresentata come un capro espiatorio, quasi l’origine dei mali del nostro tempo, anziché il presidio universale di un’umanità migliore e la garanzia di continuità sociale. Non sono le buone leggi che garantiscono la buona convivenza – esse sono necessarie – ma è la famiglia, vivaio naturale di buona umanità e di società giusta. In questa logica distorta e ideologica, si innesta la recente iniziativa – variamente attribuita – di tre volumetti dal titolo “Educare alla diversità a scuola”, che sono approdati nelle scuole italiane, destinati alle scuole primarie e alle secondarie di primo e secondo grado. In teoria le tre guide hanno lo scopo di sconfiggere bullismo e discriminazione – cosa giusta –, in realtà mirano a “istillare” (è questo il termine usato) nei bambini preconcetti contro la famiglia, la genitorialità, la fede religiosa, la differenza tra padre e madre… parole dolcissime che sembrano oggi non solo fuori corso, ma persino imbarazzanti, tanto che si tende a eliminarle anche dalle carte. È la lettura ideologica del “genere” – una vera dittatura – che vuole appiattire le diversità, omologare tutto fino a trattare l’identità di uomo e donna come pure astrazioni. Viene da chiederci con amarezza se si vuol fare della scuola dei “campi di rieducazione”, di “indottrinamento”.
Ma i genitori hanno ancora il diritto di educare i propri figli oppure sono stati esautorati? Si è chiesto a loro non solo il parere ma anche l’esplicita autorizzazione? I figli non sono materiale da esperimento in mano di nessuno, neppure di tecnici o di cosiddetti esperti.
I genitori non si facciano intimidire, hanno il diritto di reagire con determinazione e chiarezza: non c’è autorità che tenga.”

mercoledì 5 febbraio 2014

Ringraziamento ai volontari per la vita

Grazie a te, volontario per la
vita, che con qualche servizio,
non importa se piccolo o grande,
continui ad essere presente.
Grazie a te, madre sola in attesa
e in difficoltà che hai avuto
il coraggio di tenere il tuo bimbo
con il nostro povero aiuto.
Grazie a te, madre di famiglia
in attesa, che nonostante i tuoi
problemi familiari, e magari
dopo esserti confrontata duramente
con il padre dei tuoi figli
e aver guardato i tuoi figli negli
occhi, hai deciso di tenere quello
che avevi in grembo perché
era esattamente come gli altri.
Grazie a te, padre in attesa,
che sei stato colonna portante
della madre di tuo figlio evitando
di scappare dalle tue responsabilità
e vedendo oltre quel
grembo il frutto del tuo amore.
Grazie a voi nonni che avete
accolto i vostri nipotini e avete
fatto pregare per i bimbi più
piccoli in arrivo, sostenuto i
vostri figli e dispensato perle di
saggezza.
Grazie a voi famiglie che avete
aperto braccia, cuore e casa
per aiutare queste situazioni.
Grazie a te giovane, che dopo
gli incontri di formazione, hai
parlato con i tuoi amici diffondendo
le informazioni scientifiche
che avevi imparato… persino
come si fa un aborto.
Grazie a te, sorella consacrata
di ogni tipo, che preghi “affinché
tutti i bimbi concepiti siano
accolti, vedano la luce e giungano
a dare Gloria al Signore”.
Grazie a te sacerdote, che
con il tuo ascolto e consiglio
hai incoraggiato alla vita le
madri sole, hai ascoltato le difficoltà
delle famiglie in attesa,
hai mostrato la via della Misericordia
e del Perdono (secondo
il Magistero e le regole di Santa
Madre Chiesa) alle donne che
hanno abortito invitandole a un
percorso dove poi rinascere si
può, anche se con dolore.
Grazie a te catechista, educatore,
insegnante di religione,
che porti l’annuncio della gioia
di Gesù Concepito prima che
Nato, Morto e Risorto immagine
e somiglianza di tutti i bimbi
concepiti.
Grazie a te, ammalato che offri
la tua sofferenza per questo
valore incommensurabile della
Vita di ognuno.
Grazie a te giornalista che diffondi
il vero valore della cultura
della vita.
Grazie a te professionista della
sanità, che quotidianamente
e coerentemente tieni fede alla
tua obiezione di coscienza all’aborto,
alla fecondazione extracorporea
e alla contraccezione
abortiva.
Grazie a te politico che fai
coerentemente dei valori non
negoziabili e della legge morale
naturale il tuo faro, il tuo vincastro
e baluardo.

venerdì 31 gennaio 2014

Messaggio del Consiglio Episcopale Permanente per la 36a Giornata Nazionale per la vita

Messaggio del Consiglio Episcopale Permanente
per la 36a Giornata Nazionale per la vita
(2 febbraio 2014)

“Generare futuro”


“I figli sono la pupilla dei nostri occhi… Che ne sarà di noi se non ci prendiamo cura dei nostri occhi? Come potremo andare avanti?”[1]. Così Papa Francesco all’apertura della XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù ha illuminato ed esortato tutti  alla custodia della vita, ricordando che generare ha in sé il germe del futuro. Il figlio si protende verso il domani fin dal grembo materno, accompagnato dalla scelta provvida e consapevole di un uomo e di una donna che si fanno collaboratori del Creatore. La nascita spalanca l’orizzonte verso passi ulteriori che disegneranno il suo futuro, quello dei suoi genitori e della società che lo circonda, nella quale egli è chiamato ad offrire un contributo originale. Questo percorso mette in evidenza “il nesso stretto tra educare e generare: la relazione educativa si innesta nell’atto generativo e nell’esperienza dell’essere figli”[2], nella consapevolezza che “il bambino impara a vivere guardando ai genitori e agli adulti”[3].
Ogni figlio è volto del “Signore amante della vita” (Sap 11,26), dono per la famiglia e per la società. Generare la vita è generare il futuro anche e soprattutto oggi, nel tempo della crisi; da essa si può uscire mettendo i genitori nella condizione di realizzare le loro scelte e i loro progetti.

martedì 28 gennaio 2014

40 ma non li dimostra... uno spettacolo per la giornata per la Vita

Quaranta … ma non li dimostra

Commedia in due Atti di Peppino De Filippo


Nella giocosa tradizione della commedia napoletana la protagonista rivive, nelle vesti di una Cenerentola moderna, le contraddizioni della vita e dei rapporti familiari, tra il disincanto delle speranze e l’alternanza di gioie e amarezze che la quotidianità ci riserva.

Una gita al mare, un invito a pranzo, un fidanzamento, lo sposalizio di un familiare, una delusione amorosa, sono occasioni per ricordarci che intorno a noi ogni giorno accade qualcosa a cui diamo diversa importanza secondo il nostro stato d’animo con l’inconsapevole complicità di chi ci circonda.


E magari, quando tutto sembra perduto può esserci il colpo di scena che trasforma la realtà in qualcosa di inaspettato da vivere sino in fondo.