sabato 25 dicembre 2010

L'articolo di Avvenire sulla festa della famiglia

L'albero della vita è proprio lì,
in bella mostra al centro
della chiesa, sui rami le foto
dei bambini che sono stati
aiutati a venire al mondo.
Sono le stesse creature che
poco più in là le mamme tengono
strette a sé, quasi a non voler lasciare un
dono così sofferto e per questo, forse,
più amato. Sono tutte insieme, le madri e le volontarie del
Centro di aiuto alla vita di Roma, per festeggiare il Natale
e le tante nascite speciali. Ci sono le storie che si
intrecciano, tristi momenti che hanno trovato un lieto
fine dicendo sì alla vita, nonostante tutto. Ma ci sono
soprattutto gli sguardi, gli abbracci e i sorrisi di chi ha
saputo dare non solo un sostegno economico, ma una
parola di conforto, una voce amica. Laura, Anita, Silvana,
Teresa. Qualcuna si alza in piedi per raccontare come
«valga sempre la pena di accogliere la vita» e ringrazia la
«carità spontanea delle volontarie, capaci di dare sostegno
discreto e sincero». In molte, però, scelgono
semplicemente di esserci e di aprirsi
solo in confidenza; troppo difficile,
infatti, parlare di quando «la solitudine
e la paura fanno pensare anche alla
soluzione più dolorosa». Ma è Natale
ed è la festa della vita. Lo ricorda il
presidente del Cav capitolino Giorgio
Gibertini quando invita a pregare «per
le tante madri che hanno accolto
questo dono di Dio, ma soprattutto per quelle che non
hanno avuto la forza di dire sì ad una nuova creatura». La
novità fa paura, una nuova vita rende insicuri di essere
all’altezza del compito; dall’altare don Massimiliano
Nazio usa poche semplici parole per ricordare che «anche
se il cambiamento ci spaventa, non serve fare battaglie
ideologiche, basta accettare la vita nascente riconoscendo
tutto il suo valore». Alla fine arriva anche Babbo Natale e
il sorriso che una macchinina o una bambola riescono a
strappare ai bimbi è quest’anno per i grandi forse il regalo
più prezioso.
Alessia Guerrieri

giovedì 23 dicembre 2010

Vangelo del Giorno -2 a Natale


VANGELO DEL GIORNO
In quei giorni, per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei.
Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome».
Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio.
Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui.

mercoledì 22 dicembre 2010

Vangelo del Giorno -3 a Natale

VANGELO DEL GIORNO
In quel tempo, Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,

ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».


martedì 21 dicembre 2010

- 4 a NATALE: Vangelo del Giorno

VANGELO DEL GIORNO
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. 
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».




lunedì 20 dicembre 2010

-5 giorni a Natale: il vangelo del giorno

Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.


giovedì 16 dicembre 2010

Natale INSIEME!



Sabato 18 dicembre festeggeremo il Natale con i nostri volontari, le nostre famiglie, le madri ed i

bambini strappati all’aborto nel corso di quest’anno e di quelli precedenti.

La festa inizierà con la Santa Messa delle ore 18 presso la Parrocchia Santa Giovanna Antida in via Ferruzzi 110 a Roma dove anche ha sede la nostra seconda sezione “Fonte Meravigliosa”.

Dopo la santa messa è previsto l’arrivo di Babbo Natale per portare doni e sorprese ai bambini che saranno intrattenuti con dei simpatici giochi.

Termineremo con un rinfresco per tutti offerto dal Municipio XII, per questo motivo ringrazio sentitamente il presidente Pasquale Calzetta.

Sarà una festa incentrata sui bambini e sulle mamme. Su quei bambini che avrebbero potuto non esserci, a questo Natale, se le loro madri, invece che incrociare lo sguardo amorevole delle nostre volontarie, avessero incontrato solo indifferenza.

Una festa per le loro mamme che hanno portato avanti con determinazione la scelt

a più difficile ed ancora la portano avanti districandosi tra le mille difficoltà del vivere oggi.

Aiutate da chi? Mi verrebbe da dire da Babbo Natale, ovvero solo noi del Cav a Roma (aiutati tutto l’anno e voglio veramente ringraziarli dai Cavalieri di Malta e dalla Fondazione Nando Peyretti) ma essendo tutti più buoni queste riflessioni le lasciamo all’anno nuovo.

E’ un momento di gioia. Il Natale è

la festa per eccellenza dell’accoglienza e della vita, come quella che queste madri hanno già vissuto, anzi, stravissuto.


Giorgio Gibertini


mercoledì 8 dicembre 2010

Festa di Natale 18 dicembre 2010


"E' Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tendi la mano. ... E' Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza. E' Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere per donarlo agli altri. "

(Madre Teresa di Calcutta)




Festa di Natale 18 dicembre 2010

INVITO Rivolto a tutte le famiglie, le mamme ed i bambini aiutati dal Centro di Aiuto alla vita di Roma presso la sede Cavpresente nellaParrocchia Santa Giovanna Antida, via Ferruzzi 110

PROGRAMMA: Ore 18.00 Santa Messa e a seguire DONI per tutti!


Pregasi confermare presenza e numero ed età dei bambini a
Francesca Siena 3939358668 oppure cavromaeur@libero.it oppure 0650514441

www.cavroma.org


Madre Immacolata

MADRE IMMACOLATA

Madre Immacolata,
ti lodiamo, ti contempliamo
nella tua infinita bontà aiutaci
ha capire il tuo infinito amore.
Aiuta le mamme in difficoltà falle
Capire che prima di un battito c’è
La vita, dalle la forza di affrontare la
maternità nella gioia, ma anche nella
sofferenza, guardando a Te.
Madre aiuta tutti i bambini che hanno
Bisogno di amore, dolcezza, di cure
Amorevoli di madre, stalle vicino dai
Loro una carezza nel momento della
Tristezza, del dolore e della fame , non
farle mai mancare il Tuo sostegno di Madre.
Madre immacolata, Tu sola puoi intercedere
E ottenere presso Tuo Figlio Gesù fai che
Venga in aiuto a tutti noi, e metta in noi
Il seme della bontà, della comprensione,
dell’amore, della sapienza, dell’unità e
della pace Amen.