venerdì 29 maggio 2009

Cosa chiede il Cav di Roma ad Alemanno

Cosa chiede il Cav di Roma ad Alemanno

Decennale. Sono 226 i bambini venuti alla luce

di Tempi

Sino al 1988 a Roma, città con più di tre milioni di abitanti, non esisteva alcun Centro di aiuto alla vita. In quell’anno, su desiderio e promozione di don Nicola Mariangeloni nacque il Cav proprio all’interno dell’ospedale Sant’Eugenio. Con il semplice passaparola tra amici, medici, infermieri e volontari, le adesioni in poco tempo si fecero cospicue. Dal 2000 all’inizio del 2009 è stata la dottoressa Miranda Lucchini a trasformare la struttura in un centro di grande serietà professionale con collegamenti con molte strutture pubbliche e private di Roma e con le fondazioni bancarie. Dal 12 gennaio 2009 il nuovo presidente è Giorgio Gibertini, volontario per la vita dal 1989, coadiuvato, tra gli altri, da Valerio Lattanzio, delegato ai rapporti con la Chiesa. Tra gli obiettivi dei prossimi anni, oltre al rafforzamento dell’esistente, il Cav punterà alla ricerca di una sede più spaziosa, ad un corso per diventare volontari e all’aiuto psicologico specializzato sul post aborto. In dieci anni di attività sono stati ben 226 i bambini venuti alla luce e 303 le mamme assistite. «Il mio desiderio più grande – spiega Gibertini a Tempi – è di far sì che il Comune di Roma riconosca il nostro lavoro come un servizio comunale. Non voglio rassegnarmi all’idea che lo Stato è per l’aborto ed il privato per la vita. Confido nel sindaco di Roma da cui attendiamo due risposte: una convenzione col Comune per essere valorizzati come risorsa cittadina; un accordo per trovare uno spazio in un cimitero di Roma per dare degna sepoltura ai bambini che vengono uccisi dall'aborto». [fc]

su Tempi



RADIO MATER E IL DECENNALE DEL CAV

Venerdi 29 maggio dalle 21 alle 22.40 in diretta a Radio Mater il presidente Giorgio Gibertini parlerà del decennale del Centro di aiuto alla vita.

Se vuoi intervenire in diretta telefona allo 031646000 oppure ascolta su www.radiomater.org o trova la frequenza del tuo paese sul sito.

Vi aspettiamo

martedì 26 maggio 2009

IL PREMIO A MONS. FISICHELLA E MIRANDA LUCCHINI


"Andate e portate frutto e che il vostro frutto rimanga". Gesù non ha detto che voi vedrete il vostro frutto ma che il vostro frutto rimanga. Oggi invece a voi Gesù dà la gioia di vedere anche il vostro frutto, i dieci anni del Centro di Aiuto alla vita di Roma, i 226 bambini aiutati a nascere.

Mons. Fisichella (25 maggio 2009).


Grazie

DECENNALE... AVANTI COSI.... DA L'AVANTI

Fisichella e Alemanno premiati dal “Cav” DI ANDREA CAMAIORA
Martedì 26 Maggio 2009 13:35

http://www.avanti.it/index.php/tempo-reale/93-l-avanti-in-edicola/6193-fisichella-e-alemanno-premiati-dal-cav-di-andrea-camaiora.html

“I cattolici non sono ‘afoni’ su temi quali la difesa e la promozione della vita dal concepimento fino al termine naturale”. Sono parole di monsignor Rino Fisichella, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, premiato ieri sera all’Eur in occasione dei dieci anni di attività del “Centro di Aiuto alla Vita” di Roma. “Davanti alla promozione e difesa della vita umana - ha detto ancora monsignor Fisichella - non esiste forma di ingerenza alcuna nei confronti degli Stati, né ragioni di opportunità politica che potrebbero essere avanzate per esprimere, o meno, un giudizio in proposito”. Il “Centro di Aiuto alla Vita” di Roma ha festeggiato ieri il suo decennale premiando monsignor Fisichella insieme al sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e al giornalista di “Avvenire”, Francesco Ognibene. Dieci anni a strappare alla morte bambini destinati a essere grattati via da un aborto chirurgico: i volontari romani del “Centro di Aiuto alla Vita”, oggi guidati dall’instancabile Giorgio Libertini, ne contano 226. Duecentoventisei bambini - di età compresa tra gli otto anni e pochi mesi - che oggi vanno a scuola, tifano Roma o Lazio, o che sono ancora a casa, accuditi dalla loro mamma, non sempre italiana, che li cresce con amore, superando non poche difficoltà. Il “Centro di Aiuto alla vita Eur S. Eugenio” nasce a Roma dieci anni fa su desiderio e promozione di Don Nicola Mariangeloni (cappellano coordinatore dell’ospedale Sant’Eugenio). In poco tempo Don Nicola mette insieme un bel gruppo di volontari che cresce ogni giorno di più, tanto che il parroco di Spirito Santo concede loro il permesso di usare i locali parrocchiali. L’anno decisivo è appunto il 1999, quando i volontari del nascente “Cav” sono spesso chiamati dai medici anestesisti che in ambulatorio visitano quelle donne in procinto di affrontare l’intervento di aborto. Successivamente i fondatori sentono l’esigenza di radicare il “Cav” sul territorio dell’Eur, coinvolgendo alcune parrocchie vicine, qualche istituto religioso e altre realtà locali. Da lì la necessità di reperire una sede esterna all’ospedale, possibilmente a basso costo, perché l’alloggio dei cappellani e la cappella ospedaliera erano inadeguate a ricevere gestanti per colloqui con psicologi o con le volontarie. La Provvidenza consente che i volontari pro Vita trovino un appartamento al piano terra di un palazzo in via Quasimodo 113B, dove il Centro di Aiuto alla Vita si trova tuttora. La sede - inaugurata e benedetta da monsignor Rino Fisichella - fu determinante per lo sviluppo e i successi dell’associazione.Nel giugno del 2000 intanto è eletta presidente la Miranda Lucchini che, grazie all’esperienza maturata come dirigente amministrativo della Asl Roma C, trasformò in pochi anni il “Cav” nascente in una struttura di grande serietà professionali nonché di importanti collegamenti con molte strutture pubbliche e private di Roma e con le fondazioni bancarie. Dal 2000 in poi l’attività è andata crescendo. Pochi mesi fa, il 12 gennaio 2009, Miranda Lucchini affida le sorti del “Centro di Aiuto alla Vita” al trentasettenne Giorgio Gibertini, dal 1989 volontario pro Life e stretto collaboratore del parlamentare Antonio Palmieri.Nei dieci anni di attività del “Centro di Aiuto alla Vita” di Roma (1999-2008) sono state assistite 303 mamme che hanno dato alla luce 226 bambini. Sono 36 i bambini nati nel 2008. Il Centro assiste le mamme prima e dopo il parto: nel 2008, grazie al “Cav”, tre mamme hanno trovato un alloggio in una casa di accoglienza, nove sono state assistite socialmente, 56 mamme hanno usufruito di un sostegno psicologico e morale continuo da parte dei volontari, tredici hanno trovato l’assistenza medica di cui avevano necessità, 45 di loro sono state aiutate in natura e in denaro e diciassette hanno si sono avvalse dei contributi del Progetto Gemma. Insomma, un successo che si misura ogni giorno in vite umane, ovvero ciò che di più prezioso esiste al mondo.

Resconto del Decennale di Romasette - grazie Graziella Melin

http://www.romasette.it/modules/news/article.php?storyid=4894

Famiglia: Cav, difesa della vita «senza compromessi»

Per il decennale del Centro assegnati i premi "Roma è vita" a cinque personalità, tra cui monsignor Fisichella: «Ogni embrione deve avere uguale dignità di ogni persona» di Graziella Melina

Diritto d'asilo... nido: le mamme scendono in piazza da Redattore Sociale

«Ogni embrione deve avere uguale dignità di ogni persona». Perché «questa dignità gli viene data dal fatto stesso di essere vita umana». Pertanto, in nome di quali principi «si può discriminare una persona fin dall’inizio, in base alla bellezza, o all’essere sano o malato?». E ancora: «La stessa scienza viene utilizzata contro l’esperienza della vita. E quella tecnica che dovrebbe arrivare a fornire un aiuto alla vita stessa, diventa contraddittoria fino a portare alla selezione eugenetica». Monsignor Rino Fisichella, presidente della pontificia Accademia per la Vita, lunedì (25 maggio) durante la celebrazione per il decennale del Centro di Aiuto alla Vita (Cav) di Roma, nella parrocchia dello Spirito Santo, lo dice chiaramente: «Oggi siamo in prima linea per difendere la vita. Non ci arrenderemo mai. Questa è la nostra testardaggine, non scenderemo a nessun compromesso».

Il richiamo è rivolto ad ogni cristiano, che è chiamato, appunto, ad essere «testimone della sacralità dell’esistenza». «La vita - spiega monsignor Fisichella durante l’omelia - è un fatto visibile, non è un concetto astratto. È ciò che noi tocchiamo, vediamo. In questa vita Dio si è voluto rendere partecipe, si è fatto visibile all’interno del nostro corpo. Nell’accoglienza della vita noi in primo luogo attestiamo il fondamento e l’originalità della nostra fede. Dio ha assunto la natura umana. Ogni vita proviene da Dio».

Dietro la scelta dell’aborto, ricorda poi monsignor Fisichella, c’è spesso il dramma della solitudine. «Del non sentirsi preparati, del venire giudicati, del non ritrovarsi in un contesto sociale in cui si viene aiutati nelle esigenze basilari». Ma «quando una donna percepisce che dentro di sé sta portando una nuova vita, ciò che sente è certamente qualche cosa che la sta superando». Perché, a differenza degli animali, «noi viviamo con la consapevolezza, con la coscienza di quello che ci capita. E siamo chiamati a darne un senso».

Quindi un ringraziamento ai membri del Centro di aiuto, «che hanno consentito di esprimere al meglio il dono della vita». Nei dieci anni di attività del Cav, che aiuta le mamme prima e dopo il parto, come spiega il presidente Giorgio Gibertini, sono stati ben 226 i bambini venuti alla luce e 303 le mamme assistite. Alla base delle richieste di aiuto: la mancanza di alloggio (13%), le difficoltà economiche (23%) e la disoccupazione (15%). Nel 2008 la richiesta di alloggio è aumentata del 180% rispetto al 2007. Le fasce d’età delle donne che si sono rivolte nel decennio al Cav sono soprattutto quella che va dai 25-29 (30%), 30-34 (24%). Il 45% del totale ha una cultura medio-alta (media superiore o professionale).

Nel corso dei festeggiamenti per il decennale, il Centro ha assegnato il premio “Roma è vita” a cinque persone che si sono distinte per l’aiuto alla vita. Il riconoscimento è andato a monsignor Fisichella, al sindaco Gianni Alemanno, al giornalista Magdi Cristiano Allam, a Miranda Lucchini, presidente del Cav fino a gennaio di quest’anno, e a Francesco Ognibene, giornalista di Avvenire. «Tutti ci siamo battuti e ci battiamo quotidianamente - commenta Ognibene - per difendere le ragioni della vita umana, della dignità, dell’uguaglianza, perché non c’è niente di peggio che discriminare il più fragile degli uomini, l’embrione, o i più fragili fra gli uomini, quelli che sono appunto verso la fine della loro vita. È una sopraffazione vera e propria contro la quale noi di Avvenire continuiamo ad impegnarci per dare la parola al popolo della vita, fargli trovare una voce che non viene ascoltata quasi mai».

26 maggio 2009

Resoconto di Roma Sette - grazie Graziella Melina

Famiglia: Cav, difesa della vita «senza compromessi»

Per il decennale del Centro assegnati i premi "Roma è vita" a cinque personalità, tra cui monsignor Fisichella: «Ogni embrione deve avere uguale dignità di ogni persona» di Graziella Melina

Diritto d'asilo... nido: le mamme scendono in piazza da Redattore Sociale

«Ogni embrione deve avere uguale dignità di ogni persona». Perché «questa dignità gli viene data dal fatto stesso di essere vita umana». Pertanto, in nome di quali principi «si può discriminare una persona fin dall’inizio, in base alla bellezza, o all’essere sano o malato?». E ancora: «La stessa scienza viene utilizzata contro l’esperienza della vita. E quella tecnica che dovrebbe arrivare a fornire un aiuto alla vita stessa, diventa contraddittoria fino a portare alla selezione eugenetica». Monsignor Rino Fisichella, presidente della pontificia Accademia per la Vita, lunedì (25 maggio) durante la celebrazione per il decennale del Centro di Aiuto alla Vita (Cav) di Roma, nella parrocchia dello Spirito Santo, lo dice chiaramente: «Oggi siamo in prima linea per difendere la vita. Non ci arrenderemo mai. Questa è la nostra testardaggine, non scenderemo a nessun compromesso».

Il richiamo è rivolto ad ogni cristiano, che è chiamato, appunto, ad essere «testimone della sacralità dell’esistenza». «La vita - spiega monsignor Fisichella durante l’omelia - è un fatto visibile, non è un concetto astratto. È ciò che noi tocchiamo, vediamo. In questa vita Dio si è voluto rendere partecipe, si è fatto visibile all’interno del nostro corpo. Nell’accoglienza della vita noi in primo luogo attestiamo il fondamento e l’originalità della nostra fede. Dio ha assunto la natura umana. Ogni vita proviene da Dio».

Dietro la scelta dell’aborto, ricorda poi monsignor Fisichella, c’è spesso il dramma della solitudine. «Del non sentirsi preparati, del venire giudicati, del non ritrovarsi in un contesto sociale in cui si viene aiutati nelle esigenze basilari». Ma «quando una donna percepisce che dentro di sé sta portando una nuova vita, ciò che sente è certamente qualche cosa che la sta superando». Perché, a differenza degli animali, «noi viviamo con la consapevolezza, con la coscienza di quello che ci capita. E siamo chiamati a darne un senso».

Quindi un ringraziamento ai membri del Centro di aiuto, «che hanno consentito di esprimere al meglio il dono della vita». Nei dieci anni di attività del Cav, che aiuta le mamme prima e dopo il parto, come spiega il presidente Giorgio Gibertini, sono stati ben 226 i bambini venuti alla luce e 303 le mamme assistite. Alla base delle richieste di aiuto: la mancanza di alloggio (13%), le difficoltà economiche (23%) e la disoccupazione (15%). Nel 2008 la richiesta di alloggio è aumentata del 180% rispetto al 2007. Le fasce d’età delle donne che si sono rivolte nel decennio al Cav sono soprattutto quella che va dai 25-29 (30%), 30-34 (24%). Il 45% del totale ha una cultura medio-alta (media superiore o professionale).

Nel corso dei festeggiamenti per il decennale, il Centro ha assegnato il premio “Roma è vita” a cinque persone che si sono distinte per l’aiuto alla vita. Il riconoscimento è andato a monsignor Fisichella, al sindaco Gianni Alemanno, al giornalista Magdi Cristiano Allam, a Miranda Lucchini, presidente del Cav fino a gennaio di quest’anno, e a Francesco Ognibene, giornalista di Avvenire. «Tutti ci siamo battuti e ci battiamo quotidianamente - commenta Ognibene - per difendere le ragioni della vita umana, della dignità, dell’uguaglianza, perché non c’è niente di peggio che discriminare il più fragile degli uomini, l’embrione, o i più fragili fra gli uomini, quelli che sono appunto verso la fine della loro vita. È una sopraffazione vera e propria contro la quale noi di Avvenire continuiamo ad impegnarci per dare la parola al popolo della vita, fargli trovare una voce che non viene ascoltata quasi mai».

26 maggio 2009

http://www.romasette.it/modules/news/article.php?storyid=4894

lunedì 25 maggio 2009

PREMIO “ROMA E’ VITA” ANNO 2009


PREMIATI E MOTIVAZIONI


MOTIVAZIONE DEL PREMIO A S. E. MONS. RINO FISICHELLA
Per la quotidiana proclamazione, e spiegazione, del Vangelo della Vita sia come Pastore, sia come Rettore della Pontificia Università Lateranense, sia ora come Presidente della Pontificia Accademia per la vita.

MOTIVAZIONE DEL PREMIO AL SINDACO GIANNI ALEMANNO
Per l'impegno personale e culturale nella concreta promozione della cultura della vita dal concepimento a morte naturale ed ora, come Sindaco della nostra città, per l’attenzione particolare riservata alla vita nascente e per le iniziative sociali avviate per l’aiuto alla genitorialità con l’auspicio di una collaborazione maggiore e di un riconoscimento ufficiale col nostro Centro di aiuto alla vita di Roma.

MOTIVAZIONE DEL PREMIO A MAGDI CRISTIANO ALLAM

Per la testimonianza, l'esempio e l'insegnamento che sulla difesa dei principi non negoziabili e dei valori umani non possono esserci compromessi o vie di mezzo anche se a repentaglio vi è la propria vita

MOTIVAZIONE DEL PREMIO AD AVVENIRE - FRANCESCO OGNIBENE

Per le quotidiane battaglie per la vita sostenute non solo in tempi ri referendum o di elezioni politiche e per il magistrale inserto del Giovedì E' vita che è punto di riferimento, di raccolta dati, di riflessione, di approfondimento per tutti i pro life italiani

MOTIVAZIONE DEL PREMIO A MIRANDA LUCCHINI
Per aver cresciuto come un figlio il nostro Cav nei primi dieci anni, per averci insegnato a camminare e perché continua a seguirci. Con lei premiamo simbolicamente tutte le volontarie ed i volontari per la vita, i 226 bambini nati, le mamme assistite, i benefattori e tutte le persone che anche solo una volta ci hanno aiutato od incoraggiato ad andare avanti.

sabato 23 maggio 2009

MAGDI ALLAM RITIRERA' IL PREMIO ROMA E' VITA DOMENICA SERA ALLE 19.40

Carissimi,
Magdi Cristiano Allam, uno dei premiati 2009 con il premio ROMA E' VITA, per motivi istituzionali, ritirerà il premio Domenica alle ore 19.40 sempre presso i locali della Parrocchia Spirito Santo.
Si svolgerà quindi una pre-cerimonia di premiazione aperta al pubblico ed alla stampa.
Se vuoi partecipare sei invitato.

Giorgio Gibertini
Presidente Cav Roma

LIBERO DI ROMA PARLA DI NOI... GRAZIE

Il Centro di aiuto alla vita premia Alemanno


| Roma | Andrea Valle
Pubblicato il giorno: 23/05/09
Alla Parrocchia Santo Spirito

Festa con santa messa e consegna di premi. È questo che il 25 di maggio il Centro di aiuto alla vita di Roma, un’associazione antiabortista, organizzerà alla Parrocchia Santo Spirito di via Pavese per festeggiare il proprio decennale. È prevista per le 18.30 di lunedi l’inizio della festa, con la messa celebrata dal Monsignor Fisichella, seguita dalla consegna delle cinque targhe per il premio “Roma è Vita”. Sarà proprio il presidente dell’associazione Giorgio Gibertini ad assegnarle, e la prima andrà al sindaco Gianni Alemanno, che sarà presente alla premiazione. «Qualche tempo fa», racconta Gibertini, «Alemanno è passato al nostro Centro di Aiuto alla vita di via Quasimodo per conoscere di persona il lavoro silenzioso delle nostre volontarie. Il sindaco ha ascoltato ad una ad una le volontarie ed ha compreso come è possi (continua)...


http://www.libero-news.it/articles/view/546470

DA WWW.GENITORI.IT

FAMIGLIA. ROMA, DECENNALE DEL CENTRO AIUTO VITA: NASCONO TRE BIMBI AL MESE

Dal 1999 al 2008 piu' che raddoppiato il numero di donne sposate che chiedono sostegno durante la gravidanza per evitare l'aborto.


Dal 1999 al 2008 piu' che raddoppiato il numero di donne sposate che chiedono sostegno durante la gravidanza per evitare l'aborto.In crescita anche l"esigenza di un alloggio. Lunedi' i festeggiamenti
Tre bambini al mese nati nel corso del 2008, con 55 donne assistite nell'anno durante la gravidanza e aiutate
con varie forme di supporto economico o materiale. Sono i numeri del Centro di aiuto alla vita di Roma che festeggia lunedi'prossimo il decimo anniversario di vita con una festa alla quale partecipera' anche il sindaco Gianni Alemanno. Dal 1999 al 2008 il centro, sorto all'interno dell'ospedale Sant'Eugenio e poi trasferitosi in una struttura nel cuore dell'Eur, in via
Quasimodo 113b, ha assistito un totale di 303 donne in attesa di un figlio e che vivevano una situazione di difficolta'. I dati
relativi all'ultimo anno, per quanto riferiti ai soli casi trattati dal centro, getta luce sulle tendenze in atto nella citta' riguardo all'aiuto richiesto da donne in gravidanza. Anche perche' il Cav di Roma Eur e' l'unico del suo genere ad essere attivo sul territorio della capitale. Nel 2008 sono state 45 le donne aiutate in natura o denaro, 17 delle quali si sono avvalse
dei contributi di Progetto Gemma, l'adozione prenatale a distanza pensata dal Movimento per la vita per dare sostegno economico, con 160 euro al mese per diciotto mesi, e dare un aiuto che contribuisca ad evitare l'aborto.Rispetto agli anni precedenti risulta piu' che raddoppiato il numero delle donne coniugate (23 nel 2008, 10 nel 2007) mentre il numero delle nubili e' calato del 34% (16 nel 2008, 24 nel 2007) e quello delle conviventi dalle 11 del 2007 alle nove del 2008). Tra le coniugate le straniere (18) sono di gran lunga di piu' delle italiane (5) mentre per le nubili e le conviventi il dato si equivale. Le straniere che si rivolgono al Cav Eur, che sono in doppio delle italiane, provengono in maggior parte da Sierra Leone, Egitto e Polonia. Quanto al lavoro, la fasce piu' rappresentate sono quelle delle collaboratrici domestiche (24%) e delle impiegate (8%), ma un gran numero (36%) e' senza lavoro. La mancanza di alloggio (13%) e le difficolta' economiche (23%), oltre alla disoccupazione (15% ), sono alla base delle richieste di aiuto: a segnalare al centro anche l'esigenza di un alloggio sono state poi nel 2008 quasi il doppio (29 contro 16) delle donne che lo avevano chiesto nel 2007. Lunedi' prossimo il Cav di Roma festeggera' il proprio decennale di attivita' prima con una messa
celebrata nella Parrocchia Spirito Santo di via Cesare Pavese da mons. Rino Fisichella, presidente della Pontificia Accademia per la vita, e poi con la consegna del premio "Roma e' vita" a cinque persone che si sono distinte per l'aiuto alla vita in ambito cittadino e nazionale. Uno dei premiati sara' proprio il sindaco della capitale, che nei mesi scorsi visito' il Cav: "Alemanno qualche tempo fa e' venuto nella nostra sede - dice il presidente Giorgio Gibertini - per conoscere di persona il lavoro silenzioso delle nostre volontarie: ha ascoltato una ad una le volontarie
del Centro ed ha compreso come e' possibile aiutare concretamente una madre che si trova davanti al bivio tra la vita e l'aborto: oggi il primo premio - continua - gli viene idealmente attribuito anche dai 226 concittadini che siamo riusciti a salvare e dalle migliaia di altri uccisi dall'aborto per cui abbiamo proposto di costruire un monumento ai bambini non nati, progetto gia' approvato dal diciannovesimo e dal ventesimo municipio". Fra i premiati - precisa il consigliere del Cav Valerio Lattanzio, delegato ai rapporti con la Chiesa - ci sara' anche Magdi Cristiano Allam, "esempio non solo di coerenza ai valori ma di coraggio nel portarli avanti".(www.redattoresociale.it)

15:55 22-05-09

venerdì 22 maggio 2009

da Redattore Sociale.it


FAMIGLIA 15.26 22/05/2009

Roma, Centro aiuto vita festeggia il decennale: ''Nascono tre bimbi al mese''

Dal 1999 al 2008 più che raddoppiato il numero di donne sposate che
chiedono sostegno durante la gravidanza per evitare l'aborto. In
crescita anche l"esigenza di un alloggio. Lunedì i festeggiamenti

ROMA - Tre bambini al mese nati nel corso del 2008, con 55 donne
assistite nell’anno durante la gravidanza e aiutate con varie forme di
supporto economico o materiale. Sono i numeri del Centro di aiuto alla
vita di Roma che festeggia lunedì prossimo il decimo anniversario di
vita con una festa alla quale parteciperà anche il sindaco Gianni
Alemanno. Dal 1999 al 2008 il centro, sorto all’interno dell’ospedale
Sant’Eugenio e poi trasferitosi in una struttura nel cuore dell’Eur,
in via Quasimodo 113b, ha assistito un totale di 303 donne in attesa
di un figlio e che vivevano una situazione di difficoltà. I dati
relativi all’ultimo anno, per quanto riferiti ai soli casi trattati
dal centro, getta luce sulle tendenze in atto nella città riguardo
all’aiuto richiesto da donne in gravidanza. Anche perché il Cav di
Roma Eur è l’unico del suo genere ad essere attivo sul territorio
della capitale. Nel 2008 sono state 45 le donne aiutate in natura o
denaro, 17 delle quali si sono avvalse dei contributi di Progetto
Gemma, l’adozione prenatale a distanza pensata dal Movimento per la
vita per dare sostegno economico, con 160 euro al mese per diciotto
mesi, e dare un aiuto che contribuisca ad evitare l’aborto.

Rispetto agli anni precedenti risulta più che raddoppiato il numero
delle donne coniugate (23 nel 2008, 10 nel 2007) mentre il numero
delle nubili è calato del 34% (16 nel 2008, 24 nel 2007) e quello
delle conviventi dalle 11 del 2007 alle nove del 2008). Tra le
coniugate le straniere (18) sono di gran lunga di più delle italiane
(5) mentre per le nubili e le conviventi il dato si equivale. Le
straniere che si rivolgono al Cav Eur, che sono in doppio delle
italiane, provengono in maggior parte da Sierra Leone, Egitto e
Polonia. Quanto al lavoro, la fasce più rappresentate sono quelle
delle collaboratrici domestiche (24%) e delle impiegate (8%), ma un
gran numero (36%) è senza lavoro. La mancanza di alloggio (13%) e le
difficoltà economiche (23%), oltre alla disoccupazione (15% ), sono
alla base delle richieste di aiuto: a segnalare al centro anche
l’esigenza di un alloggio sono state poi nel 2008 quasi il doppio (29
contro 16) delle donne che lo avevano chiesto nel 2007.

Lunedì prossimo il Cav di Roma festeggerà il proprio decennale di
attività prima con una messa celebrata nella Parrocchia Spirito Santo
di via Cesare Pavese da mons. Rino Fisichella, presidente della
Pontificia Accademia per la vita, e poi con la consegna del premio
"Roma è vita” a cinque persone che si sono distinte per l’aiuto alla
vita in ambito cittadino e nazionale. Uno dei premiati sarà proprio il
sindaco della capitale, che nei mesi scorsi visitò il Cav: “Alemanno
qualche tempo fa è venuto nella nostra sede – dice il presidente
Giorgio Gibertini - per conoscere di persona il lavoro silenzioso
delle nostre volontarie: ha ascoltato una ad una le volontarie del
Centro ed ha compreso come è possibile aiutare concretamente una madre
che si trova davanti al bivio tra la vita e l'aborto: oggi il primo
premio – continua - gli viene idealmente attribuito anche dai 226
concittadini che siamo riusciti a salvare e dalle migliaia di altri
uccisi dall’aborto per cui abbiamo proposto di costruire un monumento
ai bambini non nati, progetto già approvato dal diciannovesimo e dal
ventesimo municipio”. Fra i premiati - precisa il consigliere del Cav
Valerio Lattanzio, delegato ai rapporti con la Chiesa - ci sarà anche
Magdi Cristiano Allam, “esempio non solo di coerenza ai valori ma di
coraggio nel portarli avanti”. (ska)

© Copyright Redattore Sociale

L'AGENZIA SIR PARLA DI NOI E IERI AVVENIRE


16:46 - AIUTO ALLA VITA: CAV, IL CENTRO DI ROMA “IN FESTA” PER I PRIMI DIECI ANNI
Una messa e una festa: è il modo scelto dal Centro di Aiuto alla vita (Cav) di Roma, che festeggerà il suo primo decennale di attività lunedì prossimo, 25 maggio. La manifestazione,che si svolgerà tutta presso la Parrocchia Spirito Santo di Cesare Pavese, dove il Cav è nato 10 anni fa, sarà arricchita dalla consegna di alcuni premi a personalità che si sono distinte per l’aiuto alla vita, sia sul territorio cittadino che su quello nazionale. Dopo la messa, che inizierà alle 18.30 e sarà celebrata da mons. Rino Fisichella, vescovo ausiliare di Roma e rettore della Pontificia Università Lateranense, il presidente del Cav diRoma, Giorgio Gibertini, consegnerà cinque targhe per il premio “Roma è vita” ed una di queste andrà al sindaco della capitale, Gianni Alemanno, che sarà presente alla premiazione”. Gibertini sarà affiancato, nella consegna dei premi, da altre personalità politiche e sociali, tra cui Magdi Cristiano Allam. Tra i progetti del Cav di Roma – si legge in una nota - quello di costruire un “Monumento ai Bambini Non Nati”, progetto già approvato dal XX e dal XIX Municipio.

giovedì 21 maggio 2009

ZERU ABORTO....ECCO IL MIO TITULO

Zeru aborto...ecco il mio titulo

Penso che l'obiettivo di Zero aborti sia raggiungibile, soprattutto a Roma.
Come?
Agendo sulla cultura della vita, anzitutto oltre che sull'educazione delle nuove generazioni.
Oggi l'aborto è usato come contraccettivo, soprattutto dalle italiane. Siamo sinceri e siamo seri.
Oggi quasi più nessuno ha l'ardire di mettere in discussione che quello è un bambino.
Quando una donna fa il test di gravidanza che cosa dice?
Sono incinta. Aspetto un figlio.
Non si è mai sentito dire "Aspetto un embrione, una blastocisti e vado ad abortirla".
Quindi si sa che c'è un figlio, un altro, però per egoismo, lo si vuole eliminare prima che veda il primo raggio di sole.

Zero aborti è il nostro obiettivo.

Un risultato, un "titulo" che si può raggiungere con la collaborazione coi Consultori di Roma, col Comune di Roma, con i Municipi, gli ospedali e tutta la gente di buona volontà, quella che Giovanni Paolo II chiamava "Il popolo della vita".

Accetti la sfida?

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Gibertini dott. Giorgio
3473466500

Roma, 21 maggio 2009

COMUNICATO STAMPA


ROMA – 25 MAGGIO: FESTA PER LA VITA – PREMIO AL SINDACO ALEMANNO

Il giorno 25 maggio il Centro di Aiuto alla vita di Roma festeggerà il proprio Decennale di attività con una santa messa ed una festa che sarà arricchita dalla consegna di alcuni premi a personalità distintesi, per l'aiuto alla vita, sia sul territorio cittadino sia su quello nazionale.

La manifestazione si svolgerà tutta presso la Parrocchia Spirito Santo di via Cesare Pavese, parrocchia dove è nato il centro dieci anni fa.
Dopo la messa, che inizierà alle 18.30, officiata dal Mons. Fisichella, il presidente Giorgio Gibertini consegnerà cinque targhe per il premio "Roma è vita" ed una di queste andrà proprio al sindaco di Roma Gianni Alemanno che sarà presente alla premiazione.

"Ho avuto sempre un ottimo rapporto col Sindaco Alemanno – afferma Giorgio Gibertini - e credo sia ricambiato. Qualche tempo fa Alemanno è passato al nostro Centro di Aiuto alla vita di via Quasimodo, unico nella sua specie in Roma, per conoscere di persona il lavoro silenzioso delle nostre volontarie. Il Sindaco ha ascoltato ad una ad una le volontarie del Centro ed ha compreso come è possibile aiutare concretamente una madre che si trova davanti al bivio tra la vita e la morte, tra la vita e l'aborto.
Ritengo giusto quindi che il primo premio sia consegnato al Sindaco perchè idealmente gli viene attribuito dai 226 concittadini che siamo riusciti a salvare, ricordo anche dei migliaia di cittadini romani uccisi dall'aborto ancora in grembo per cui abbiamo proposto di costruire un Monumento ai Bambini Non Nati, progetto già approvato dal XX Municipio e dal XIX Municipio.

Il dott. Gibertini sarà affiancato, nella consegna dei premi, da altre personalità politiche e sociali tra cui Magdi Cristiano Allam.

Valerio Lattanzio - consigliere del Cav - delegato ai rapporti con la Chiesa dichiara : "Ho fortemente voluto che il nostro Centro di aiuto alla vita istituisse il premio "Roma è vita" che da ora in poi ogni anno sarà assegnato a varie personalità distintesi nel campo dell'aiuto e difesa della vita dal concepimento a morte naturale. Tra i premiati ho chiesto ed ottenuto dal nostro Direttivo di inserire l'amico, mi permetto di chiamarlo tale, Magdi Cristiano Allam per il suo esempio non solo di coerenza ai valori ma di coraggio nel portarli avanti. Consegnerò io stesso il premio a Magdi Allam e sarà per me un momento di emozione e di vera amicizia".

mercoledì 20 maggio 2009

I NOSTRI NUMERI


Nei dieci anni di attività del Centro di Aiuto alla Vita di Roma (1999-2008) sono ben 226 i bambini venuti alla luce e 303 le mamme assistite. Sono 36 i bambini nati nel 2008. Potremmo dire che quasi 2 bambini al mese nascono per merito dei volontari del CAV ed il numero è in costante ascesa.

Ma il Centro assiste le mamme prima e dopo il parto. Nel 2008, grazie al CAV, 3 mamme hanno trovato un alloggio in una casa di accoglienza, 9 sono state assistite socialmente, 56 mamme hanno usufruito di un sostegno psicologico e morale continuo da parte dei volontari, 13 hanno trovato l’assistenza medica di cui avevano necessità, 45 di loro sono state aiutate in natura e in denaro e 17 hanno si sono avvalse dei contributi del Progetto Gemma.

Rispetto agli anni precedenti risulta più che raddoppiato il numero delle donne coniugate (23 nel 2008, 10 nel 2007) mentre il numero delle nubili è calato del 34% (16 nel 2008, 24 nel 2007) e quello delle conviventi del 20% (9 nel 2008, 11 nel 2007).

Tra le coniugate le straniere (18) sono di gran lunga di più delle italiane (5)mentre per le nubili e le conviventi il dato si equivale. Le straniere provengono in maggior parte dalla Sierra Leone, Egitto e Polonia.

Le fasce d’età delle donne che si sono rivolte nel decennio al CAV sono soprattutto quella che va dai 25-29 (n.15= 30%) 30-34 (n.12=24%) e il 45% del totale ha una cultura medio-alta (media superiore o professionale).

La condizione lavorativa delle future mamme è composto dal 36% di disoccupate, dal 24% di collaboratrici domestiche e da un 8% di impiegate.

La mancanza di alloggio (13%) e le difficoltà economiche (23%) e la disoccupazione (15% )sono alla base delle richieste di aiuto con un aumento del 180% delle esigenza di un alloggio nel 2008 (n.29) rispetto al 2007 (n.16).

martedì 5 maggio 2009

5 PER MILLE BAMBINI

Cinque per mille codice fiscale

97167940580

del Centro di Aiuto alla vita di Roma.

Un cinque per mille mamme, mille bambini.

lunedì 4 maggio 2009

In ricordo di Gianni Astrei

In memoria del dott. Gianni Astrei

Ho conosciuto il dott. Astrei alcuni anni fa quando, giovane vicario parrocchiale, gli chiesi di sostenere con il Progetto Gemma una mamma in difficoltà. Poi altri incontri a scuola e in parrocchia. Conservo di lui un buon ricordo, quellodi una persona semplice e autenticamente cristiana. Il Signore della vita lo accolga nella sua casa e doni alla sua famiglia pace e consolazione.

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Da Avvenire di oggi, Domenica 3 maggio 2009

Addio a Gianni Astrei, fondatore del Fiuggi Family Festival Deceduto per una caduta sui sentieri dei monti del Frusinate

di AUGUSTO CINELLI

Ci sono persone il cui no­me, agli occhi di chi lo ha conosciuto, è legato a dop­pio nodo all’impegno pubblico per un ideale, cui ci si dedica pra­ticamente per una vita. Così è sta­to per Gianni Astrei, medico pe­diatra di Alatri, tragicamente scomparso venerdi all’età di cin­quantasette anni, per i traumi ri­portati a seguito di una caduta da un sentiero, mentre faceva trekking insieme a suo fratello e un amico sul Monte Rotonaria, in località Collepardo, in provincia di Frosinone. Da trenta anni a questa parte in Ciociaria la perso­na del dottor Astrei, padre di quattro figli, era asso­ciata all’impegno per la vita nascen­te e per la famiglia fondata sul matri­monio. Temi sui quali ha profuso enormi energie, già dai tempi del­la legge sull’aborto, quando entrò nel Movimento per la Vita italiano, aprì il primo Centro di aiuto alla vi­ta in provincia di Frosinone e dif­fuse il ‘Progetto Gemma’, fino al lavoro a tappeto nel Basso Lazio con l’Associazione Scienza e Vita, di cui era presidente provinciale, sui temi della fecondazione assi­stita e del fine-vita. Il 26 marzo scorso era stato eletto per la seconda volta nel direttivo nazionale del Movimento per la Vita, che rappre­sentava anche nel direttivo del Fo­rum delle Fami­glie. Con la crea­tività e l’invidiabi­le tenacia di cui e­ra dotato, Gianni Astrei aveva i­noltre ideato un evento di rilievo internazionale, il Fiuggi Family Fe­stival, la kermesse cinematografi­ca per la famiglia cui, insieme ad un gruppo di esperti, ha dato vita l’anno scorso presso la località ter­male del frusinate, con il regista Pupi Avati a presiedere la giuria. Della manifestazione stava pre­parando la seconda edizione, in programma dal 25 luglio al 1° a­gosto, senza trascurare però un’al­tra sua passione quella per il ruo­lo educativo dei genitori nei primi anni di vita dei figli. Un tema sul quale aveva scritto diversi libri a quattro mani con la moglie Anto­nella Bevere, editi da Ancora, e per l’ultimo dei quali, ‘Gli errori di mamma e papà’, era richiestissi­mo per incontri in tutta Italia.
Cristiano a tutto tondo, aderente al carisma di Sant’Escrivà de Ba­laguer, lo stimato medico alatren­se lavorava nella pastorale fami­liare della diocesi di Anagni-Alatri e anni addietro era sceso nell’im­pegno politico, ricoprendo per due anni anche la carica di sinda­co della sua città. «Una grossa per­dita », dice un commosso Carlo Casini, presidente del Movimen­to per la Vita e amico di vecchia data di Astrei. «Con lui – ricorda – già nel 1982 organizzammo a Ro­ma il primo convegno internazio­nale sulla diagnosi pre-natale con l’Università La Sapienza. Lascia un grande vuoto ma anche una pre­ziosa eredità che non va dispersa, come il Fiuggi Family Festival». Oggi alle 16 le esequie nella con­cattedrale di San Paolo in Alatri, presiedute dal vescovo di Anagni- Alatri Lorenzo Loppa.
Il pediatra era tra i dirigenti del Movimento per la Vita e di Scienza&Vita

Addio a Gianni Astrei

Le volontarie ed i volontari del nostro Centro di Aiuto alla vita pregano per l'improvvisa morte dell'amico Gianni Astrei presidente del Movimento per la vita di Alatri.
Abbracciamo la moglie Antonella ed i quattro figli.
Ciao Gianni