Prestiamo molta attenzione a quello che sta succedendo in Campidoglio e soprattutto attendiamo le nuove Deleghe con particolare interesse alla Delega per la tutela e promozione della vita nascente” , in questo modo Valerio Lattanzio (delegato del Centro di aiuto alla vita di Roma ai Rapporti con la Santa Sede) commenta la nuova situazione improvvisamente creatasi presso il Comune di Roma.
“Fu il nostro Presidente Gibertini, quando l’ancora candidato Sindaco Alemanno visitò il nostro centro, a parlare allo stesso della necessità che il Comune assumesse il suo ruolo di coordinatore delle varie realtà pro life romane con una delega apposita. Il nostro giudizio su quello che è stato fatto in questi due anni è negativo non per colpa del Sindaco che ci ha messo la faccia ed ha istituito la delega. Il nostro non è un pregiudizio ma sono i fatti a parlare: le mamme che hanno bisogno di aiuto a Roma si rivolgono a noi perché non trovano, nelle istituzioni, l’ascolto e l’incoraggiamento giusto per scegliere per la vita”.
Il Centro di aiuto alla vita di Roma, da dieci anni attivo nella Capitale, ha già aiutato 240 bambini a nascere ed assistito oltre 400 mamme.
“La legge 194 non è per niente rispettata. Abbiamo in Roma medici amici che si trovano disarmati di fronte alla facilità di accedere all’aborto negli ospedali della Capitale, non si fa nulla per aiutare le mamme a scegliere liberamente per la vita e ci troviamo da soli a dare sostegno psicologico, ed anche economico, alle mamme che a noi si rivolgono ma non ci sottraiamo alle nostre responsabilità e così come sempre abbiamo aiutato una madre in difficoltà, siamo a disposizione, con la nostra esperienza, ad aiutare una città in difficoltà” ha concluso Lattanzio.
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