On. Annagrazia Calabria al nostro stand |
La prima è che, lo ribadiamo, se gli organizzatori della festa dell'Idv, dei Responsabili o di qualsiasi altro partito ci vogliono invitare a tenere un banchetto presso la loro manifestazione, sappiamo che ci andremmo ben volentieri: siamo andati ad Atreju perchè invitati ed ospitati gratis.
La seconda è che, avendo vissuto una settimana ad Atreju, ci sentiamo, anche se non interpellati, di dire un paio di cose o forse più.
Il primo suggerimento che vorrei recapitare a Giorgia Meloni and co. è di carattere logistico: lo spazio è troppo caldo e poco adatto alle famiglie. Mi spiego meglio. Sul troppo caldo so che anche la "ministra" non può farci niente quindi soprassediamo. Per il resto forse un minino di attenzione in più ci vorrebbe. Non era presente uno spazio bambini, vi erano troppe scale ed anche con le carrozzine (difatti se ne saranno viste tre) era difficilissimo passeggiare tra gli stand (carrozzine e carrozzelle hanno lo stesso problema). Quindi, in poche parole, Atreju così organizzata non è una manifestazione a taglio famiglia ed è un po' troppo per una partito ed una kermesse dove spesso, nei discorsi, si è messa al centro la famiglia.
Ecco, i discorsi.
Giovedi corso si è svolto il seguente incontro.ore 16.00 Confronto. E' bello vivere perché vivere è cominciare, sempre, a ogni istante (C. Pavese). Manifesto in difesa dei diritti di chi non è nato.
Intervento di Mons. Camillo Ruini, presidente del Progetto Culturale della Chiesa Italiana.
Partecipano: Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia; Beppe Fioroni, coordinatore del Forum Welfare PD; Mara Carfagna, ministro per le Pari Opportunità; Paola Binetti, deputata UDC.
Modera: Cesare Giardina.
Dopo aver sentito questa carriolata di minuti di chiacchiere sono tornato al mio stand ed ho pensato alle quattro mamme che dobbiamo aiutare in questi giorni e che hanno i seguenti problemi: una ha il padre del bambino che l'ha cacciata di casa e non ha come vivere; la seconda è romena ed ha bisogno di un aiuto economico per tornare al suo paese; la terza soffre di una grave malattia ed ha bisogno di un "salvavita"; la quarta ha subito un aborto spontaneo ed ha bisogno di qualcuno che le stia accanto e di un supporto psicologico.
Le mamme che giungono al nostro Cav non ci chiedono mai delle grandi politiche per la vita, della riforma dei consultori, delle tagesmutter e via dicendo.
Le mamme che giungo al nostro Cav ci chiedono: hai i pannolini per questo mese? mi aiuteresti a pagare le bollette? hai un posto dove stare per un po' con mio figlio?
Richieste concrete necessitano di risposte concrete: questo noi facciamo!
Quindi, caro Pdl che verrai (ringrazio ancora la responsabile nazionale del Giovanile on. Annagrazia Calabria che ha ascoltato in diretta queste mie parole e se ne è fatta carico) inserisci questa tematica nel tuoi programmi ma dalle un risvolto pratico altrimenti la vita rimarrà una bella parola con la quale riempirsi la bocca e questi figli continueranno a non nascere.