Caro direttore,
a parole oggi sono tutti contro l'aborto, l'obbligo di aborto, l'aborto selettivo, l'aborto per le nasciture femmine, l'aborto in Cina, l'aborto come contraccettivo.
Bello, plaudo anche io.
Vorrei però sottolineare due aspetti che, come volontario prima ed ora Presidente dell'unico Centro di aiuto alla vita di Roma, ho notato in questi anni:
1. sono veramente libere le mamme italiane che oggi abortiscono nei nostri ospedali?
2. come mai a parole sono tutti d'accordo ma poi quando c'è da tirare fuori aiuti economici non ci sono mai soldi?
Il nostro secondo figlio è nato al San Camillo di Roma e per 9 mesi, il periodo della nostra gravidanza, abbiamo visto, presso il sottoscala del Day Hospital Legge 194 del medesimo ospedale, centinaia di mamme alternarsi per l'aborto, una alla volta. Erano libere di scegliere per l'aborto quelle mamme? Non ho mai visto i tratti gioiosi della scelta di libertà sul loro volto.
Secondo punto.
Tante mamme vengono al Centro di aiuto alla vita di Roma chiedendoci una "carezza" economica per poter portare avanti la gravidanza, per pagare le bollette a fine mese, per comprare la carrozzina. Cerchiamo di aiutarle tutte: quelle ancora incinta e quelle che abbiamo assistito pre parto ma che si trovano ancora in una fase di bisogno.
Da quando sono presidente del Centro di aiuto alla vita di Roma ho bussato, in richiesta di aiuti economici, a tutti i politici romani che oggi leggo rilasciare dichiarazioni festose e trionfanti per la moratoria approvata.
Non ho racimolato un euro... ma ne ho visti tanti destinati ad altri o in altre direzioni...ed il nostro Cav non può più assistere le mamme a Roma anche perchè abbiamo appena subito un pesante furto con scasso ed abbiamo spese ordinarie da mantenere.... sarò forse io poco bravo nel chiedere? Le prossime mamme le indirizzerò, giornali in mano, a chi oggi si fa bello sui giornali.
Ero candidato nella Lista "Aborto? No grazie di Giuliano Ferrara" quindi per me questa della moratoria è una grande vittoria. Ma cominciamo ad aiutare le mamme anche in Italia, anche a Roma, a far di tutto per "rimuovere le cause economiche che possono indurre alla interruzione volontaria di gravidanza", come è scritto nella Legge 194 e come promise il Presidente Berlusconi nel suo discorso di insediamento.
So bene che l'aborto non è solo questione di soldi e che si deve insistere sul piano culturale ma che la mia esperienza mi ha insegnato che sono proprio le storie di difficoltà economiche quelle più strazianti.
Con i giornali di oggi in mano tornerò a bussare ai politici romani, e non solo, assieme alle mamme che ci chiederanno un aiuto per la loro "piccola e quotidiana moratoria".
Giorgio Gibertini
Presidente Centro di Aiuto alla Vita di Roma
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