mercoledì 30 settembre 2009

IN PIAZZA PER LA LIBERTA' DI STAMPA E PER LA VITA

Libertà di stampa: anche il Centro di aiuto alla vita di Roma in Piazza.

ADERISCI ANCHE TU PER LA VERA LIBERTA’ DI STAMPA

Eh si, ci sarò anche io coi miei volontari sabato in Piazza per la libertà di stampa. Non so se mi faranno parlare ma cercherò di dire perché sono lì anche io contro “l’informazione al guinzaglio” e per dire anche io sì al Diritto di Sapere ed al Diritto di informare.
Voglio che su tutti i giornali, in tutte le televisioni, a tutte le radio venga detto che la vita è sacra da concepimento a morte naturale; voglio che venga detto che per legge in Italia, dal 1978, sono stati uccisi quasi 5 milioni di miei concittadini molti dei quali oggi potrebbero essere a loro volta madri e padri; voglio che su tutta la stampa venga detto che la Ru486 è un “pesticida umano” che uccide i bambini ed a volte anche le mamme; voglio che in televisione siano invitate le mamme aiutate dal nostro Centro di aiuto alla vita di Roma a scegliere per la vita, assieme ai loro bambini, felici come fosse sempre pasqua; voglio che alla Radio passi anche la voce di quella mamma che ha abortito 44 anni fa e mi ha confidato che ogni giorno rivive quel momento di dolore e non voglio una stampa “al guinzaglio” del pensare tutti la stessa cosa sulla vita, sulla libertà, sui diritti civili e mai sentire la voce di chi è veramente per la vita e non per la morte; voglio una stampa che tutti i giorni sia sotto casa dell’amico Mario Melazzini per vedere come affronta la vita che si sta adagiando sulla morte e non solo e sempre in casa dei “Welby” che invece vogliono solo morire come diritto; voglio una televisione che faccia sentire anche le parole dei parenti e degli amici di Cesare Scoccimarro, anche lui malato di Sla, anche lui in lotta per vivere da 15 anni e non solo le solite immagini di chi ha lasciato morire Eluana di stenti privandola d’acqua ed ora si erge a paladino dei diritti della libertà; voglio una stampa che non parli di “disarmo ideologico” solo quando siamo noi a dover cedere mentre in altri casi, per esempio se si parla della 194, tutti in coro urlano “non si tocca”; voglio che sulla stampa quando qualcuno scrive che l’aborto è un diritto io possa scrivere che è molto storto!
Questa mi sembra una giusta libertà di stampa, il vero diritto di sapere ed il vero dovere di informare e vista la censura corale e totale dei media italiani su questi temi (salvo alcune nobili eccezioni) Sabato 3 ottobre sarò in Piazza per la libertà di dire sulla stampa che la vita va rispettata, tutelata, amata e custodita dal concepimento a morte naturale.

Giorgio Gibertini - Presidente Centro di aiuto alla vita di Roma

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