martedì 17 novembre 2009

Bertone: difendere sempre la cultura della vita

Bertone: difendere sempre la cultura della vita


ROMA. « In alcuni Paesi ci sono leggi con le quali viene riconosciuta piena legittimità a comportamenti contrari alla vita, anche in contrasto con i principi costituzionali » . Lo ha affermato il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone nell’omelia della Messa celebrata in occasione del Consiglio nazionale dell’Associazione medici cattolici italiani ( Amci). « Siamo in un’epoca in cui per la gente comune - ha rilevato il porporato nella celebrazione di venerdì scorso in Vaticano - è talvolta difficile discernere tra la cultura della vita e quella della morte. Parte dell’opinione pubblica giustifica infatti dei delitti contro la vita in nome della libertà individuale » . Insomma: « La stessa medicina, che per sua natura deve tendere alla difesa e alla cura della vita umana, in alcuni suoi settori si presta sempre più a realizzare atti contro la persona. In tal modo contraddice se stessa e rischia di oscurare la dignità di quanti la esercitano » . « Tutto ciò - ha avvertito il cardinale - fa emergere l’urgenza di educare alla cultura della vita. Da una parte, infatti, si assiste all’eliminazione di vite umane nascenti o sulla via del tramonto; dall’altra, la coscienza fa fatica sempre più a distinguere il bene dal male in ciò che tocca lo stesso fondamentale valore della vita umana » .

Bertone ha auspicato « un risveglio delle coscienze » in una società dove la « cronaca quotidiana ci fa toccare con mano quanto la vita umana sembri a volte aver perso valore: quante giovani vite spezzate nel traffico, sul lavoro, nell’abuso dell’alcool e nel ricorso alla droga » . « Ma vi sono - ha aggiunto ­anche le creature soppresse in ambiti di vita che fanno meno notizia: ricordiamo in particolare l’aborto » . O le « centinaia di milioni di persone » che muoiono per la « fame » o le « malattie » . « Ci sono vite - ha ammesso Bertone - che non fanno notizia e la cui perdita non genera sussulto; ci sono battaglie sacrosante per salvare la vita di chi è condannato alla pena di morte e per salvaguardare il diritto alla vita anche di chi ha commesso gravi delitti, mentre si ritiene legale e giusta la morte di innocenti con leggi approvate a maggioranza da Parlamenti civili » . ( Gia. Card.)

Ai medici cattolici: parte dell’opinione pubblica giustifica delitti in nome della libertà individuale Ci sono esistenze che non fanno notizia

da http://www.avvenire.it/