mercoledì 16 maggio 2012

Slogan omofobi, razzisti e negazionisti alla Marcia per la vita: è vero, io c'ero e li ho fotografati!

Marcia per la vita - foto Gibertini
Ho partecipato anche io alla Marcia per la vita di Roma del 13 maggio assieme ad altri 15 mila omofobi, razzisti e negazionisti (insomma serve un vocabolario per partecipare a queste adunate clerical vaticane) ed ho scattato circa 700 fotografie a questa gentaglia che meriterebbe, come si leggeva su twitter, di finire la marcia al Colosseo in bocca ai leoni.
Pericolosissime mamme col pancione che non si vergognano di portare avanti la gravidanza, del quarto figlio magari, invece di ricorrere al modernissimo e libero aborto.
Ultrapericolosissime Suore e pretini che hanno dedicato la loro vita a pregare per il "Verbo incarnato" mentre su twitter, nell'hastag #marciaperlavita, si legge che la preoccupazione dei sacerdoti è far nascere bambini per poterli "palpeggiare".

Marcia per la vita - foto Gibertini
Scatenatissimi giovani, maschi e femmine, belli, alcune ragazze con tatuaggi ben in evidenza e l'ombelico al caldo sole ed una maglietta sopra con scritto "Si alla vita": ma non si vergognano? Non lo sanno che il "sesso" è solo dei radicali, delle femministe, delle prochoice che solo loro possono avere tette, culi al vento come hanno ben rivendicato sul blog "Femminismo a sud" durante la marcia?
Ho visto coppie di giovani sposati veramente oscurantisti e che ancora credono nell'amore tra uomo e donna per poter generare figli; ho visto ragazze madri da sole col loro figlio strappato all'aborto dopo che le "femministe" di sempre avevano loro proposto solo l'intervento medico e le avevano abbandonate al loro destino.
Ho letto slogans tipo: Voglio Vivere! Voglio vivere? Ma come si permettono? Sono malati magari e non possono lasciare libero il letto di ospedale? Vogliono vivere e vogliono anche aiuti dallo Stato italiano per le lor cure? Ma sono proprio matti. Dicono: voglio vivere e magari vorrebbero andare in televisione come Welby od il papà di Eluana. Sono pericolosi: vogliono vivere!

Marcia per la vita - foto Gibertini
C'erano pericolosissimi medici che quando arriva una madre in difficoltà si mettono in ascoltano e cercano tutte le soluzioni possibili per aiutare lei ed il figlio in grembo.
C'erano volontarie di una associazione che aiuta le madri che hanno un figlio handicappato in grembo, a portare a termine serenamente la gravidanza senza decidere loro quando la morte deve pervenire e per mano di chi.
Tutti pericolosissimi, tutti che nascondevano in tasca e nelle borsette "Si alla vita" centinaia di milioni di euro che lo Stato ci passa per aiutare il prossimo, per aiutare le ragazze madri, per aiutare le donne.
Ah si, ne abbiamo veramente le tasche piene di soldi dello Stato Italiano, che per ogni aborto spende almeno 1000 euro di soldi pubblici, mentre per aiutare la vita non fa niente: non è questa una prima battaglia di civiltà da fare tutti assieme? Non è questa una battaglia di libertà? Non è questa una battaglia "al femminile?".
Li ho visti tutti questi talebani, omofobi, razzisti ,negazionisti e li ho anche fotografati tutti e molti li conosco e se volete vi do nome, cognome ed indirizzo.
Le foto le trovate a questo indirizzo, sul sito del Cav di Roma, un centro che, dicono, obbliga le mamme a tenersi i bambini, le lega, le fa partorire e poi le rilascia: sono pericolosissimi, come chi vi scrive!
Bisogna fermarli...anche perchè se no l'anno prossimo, il 12 maggio 2013, saranno in almeno Cinquantamila!
giornalista e fotografo negazionista, omofobo, talebano e chi più ne ha più ne metta 



Pubblicato su Frews