martedì 10 luglio 2012

La lezione della mamma di Mario Mangiagalli

I “Mario” non ci piacciono belli, atletici, alti o potenti e di successo. Ci piacciono moltissimo quando pesano un chilo e settecento grammi e sono pieni di vita. Mario Mangiagalli, così probabilmente si chiamerà il bambino lasciato nella ruota del Mangiagalli di Milano: lasciato in ordine, con biberon e tutine di ricambio.
La notizia è VERAMENTE una bella notizia: per Mario sono già arrivate numerosissime richieste di adozione e, non appena sarà in grado di lasciare l’ospedale, sarà adottato da una famiglia che ci auguriamo lo amerà per tutta la vita. Mario è doppiamente benedetto: avrà una famiglia che si prenderà cura di lui ed è stato messo al mondo da una madre che non l’ha abortito.

Naturalmente tutti i media hanno parlato molto di lui, ed è giusto. Naturalmente qualcuno, preda del caldo, ha criticato il ripristino della ruota…certo, sarebbe stato meglio ripescare Mario, a pezzi ovviamente, in un sacchetto di rifiuti ordinari: più ecologico.

Io però vorrei parlare anche della sua mamma.

Immagino questa donna, la sua gravidanza probabilmente solitaria o forse nascosta, i suoi problemi, magari anche la tentazione dell’aborto. Ma questa non è una mamma: è una grande mamma. Ha portato nove mesi questo figlio ed ha preferito staccarlo da sé che ucciderlo prima e “risolvere il problema”. Questa donna, che confesso vorrei tanto conoscere, per tutta la vita immaginerà questo figlio, il suo viso, il suo carattere, le sue attitudini e nulla saprà mai di quello che desidera. Si “accontenterà” di saperlo vivo, probabilmente anche in buona salute, con una mamma che si occupa di lui ed una famiglia che lo ama.

Cara Maria, così ti voglio chiamare e non certo per generalizzare… cara Maria, ci dovresti raccontare, spiegare a chi lo nega che il tuo diritto, quello vero e sacrosanto, sarebbe stato tenere tuo figlio. Ti immagino più come l’Addolorata che come Maria col Bambino: anche a te è stato tolto questo figlio da una contingenza che hai dovuto subìre. Anche tu hai composto questo figlio al meglio che potevi, prima di lasciarlo partire per un viaggio a cui non parteciperai.

Questa vita, sai, passa: al di là della quotidianità che non avrai con Mario, la tua scelta ti rende la sua mamma in eterno al cospetto della Vergine Santissima, che prego ti sollevi dal tuo dolore.