lunedì 12 ottobre 2009

CARO MOVIMENTO PER LA VITA ERA PROPRIO IL CASO DI PREMIARE LA COMENCINI?

Roma, 9 ott. - (Adnkronos) - ''Partiamo da concezioni diverse, ma sia un'occasione per riflettere insieme sulla vita e la maternita'''. Il Movimento per la vita, insieme al Fiuggi Family festival, ha consegnato oggi il Premio intestato a Gianni Astrei a Francesca Comencini per il suo ultimo film, ''Lo spazio bianco''. Ricevendo il premio che e' destinato al film in concorso a Venezia che maggiormente si contraddistingue per i contenuti pro life la regista ha spiegato: «sono per la vita anch'io, ma attraverso un percorso radicalmente opposto a quello del Movimento che mi onora di questo premio. E il Movimento combatte, seppur pacificamente, una battaglia che non e' la mia. Eppure siamo entrambi dalla parte della vita. Che questo premio sia occasione di riflessione per tutti noi''.

''Sapevamo che le posizioni della Comencini, sono profondamente distanti dalle nostre» ha commentato Carlo Casini, presidente del Movimento per la vita, durante la cerimonia «ma non abbiamo esitato ad assegnarle il Premio proprio perche' abbiamo colto nel suo film una sensibilita' nell'affrontare i temi della vita e della maternita' che va oltre e prescinde dalle posizioni ideologiche. Da sempre siamo convinti che la donna e' la vera ''guardiana della vita'' come ha detto la Comencini, ed e' a lei, alla sua capacita' di accoglienza, alla sua liberta' che si rivolgono innanzitutto i nostri Centri di aiuto alla vita che proprio grazie a questa alleanza con la donna hanno potuto finora salvare oltre 100mila bambini gia' condannati all'aborto. ''Siamo convinti» ha concluso Casini «che la visione di questo film potra' contribuire a sottrarre all'aborto tantissimi bambini e le loro madri che sono anch'esse vittime di quella negazione della vita''.

La regista ha voluto subito sottolineare la sua distanza da chi ha voluto leggere nel suo film un inno al femminismo o, come ha fatto il movimento Pro-Life (che al film ha consegnato un premio speciale), vedervi l’esaltazione dei valori della vita e della famiglia. La Comencini ha infatti dichiarato di non gradire tali posizioni: “Il mio film è un film su una scelta, una scelta come lo è anche l’aborto, una cosa alla quale sono favorevole e sulla quale in generale non credo si possa avere una posizione assoluta, ma solo rispettare il dolore di chi decide di compiere un tale percorso. Credo inoltre che una madre e un figlio costituiscano da soli una famiglia, così come credo che una famiglia allargata sia una famiglia. I figli cresciuti in ambienti simili non sono rovinati e non crescono come orfani come recentemente ho sentito dire dal Papa a Praga. Io cresco da sola 3 figli, avuti con due uomini diversi, e nessuno di loro è rovinato, né abbandonato, né tantomeno orfano”.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.