Roma, 09 ottobre 2009
COMUNICATO STAMPA
OGGETTO: AUGURI A BARACK OBAMA PREMIO NOBEL PER LA PACE 2009 MA CON L’ABORTO COME LA METTIAMO?
Madre Teresa di Calcutta, ritirando il premio nobel per la Pace nel 1979, disse:
"Sento che oggigiorno il più grande distruttore di pace è l'aborto, perchè è una guerra diretta, una diretta uccisione, un diretto omicidio per mano della madre stessa. [...] Perchè se una madre può uccidere il suo proprio figlio, non c'è più niente che impedisce a me di uccidere te, e a te di uccidere me"
Questo assioma ha bisogno di altre spiegazioni?
“Come presidente del Centro di aiuto alla vita di Roma – ha dichiarato Gibertini Giorgio - nell'inviare il nostro augurio al neo premio Nobel Barack Obama, mi sento in dovere di ricordargli che l'aborto è l'origine di tutti i mali e quindi non può esserci pace nel mondo se non c'è pace nel grembo materno. Avrei voluto che anche i membri del Comitato tenessero conto di questa inconfutabile verità ma siamo costretti ad attendere fiduciosi che queste intelligenze mondiali siano illuminate in futuro.”
“Speriamo presto in una moratoria mondiale sull'aborto – ha concluso Gibertini - ed in un premio Nobel per la Pace per chi l'ha proposta e per chi la sostiene, quotidianamente, aiutando le mamme, in ogni angolo del mondo, a scegliere per la vita, la loro e quella dei loro figli.”
Sull’argomento è intervenuto anche Valerio Lattanzio, stretto collaboratore di Gibertini, nostro consigliere del Direttivo e delegato ai rapporti con la Santa Sede.
“Esprimo il mio e nostro sostegno al cardinal Daniel Di Nardo (arcivescovo di Galveston-Houston) – ha spiegato Lattanzio – che all'inaugurazione dell'anno giudiziario americano ha ricordato ai giudici ed agli avvocati americani che tra i diritti da proteggere vi sono il diritto alla vita che sempre più spesso viene negato a molti bimbi con l'aborto. Forti le sue parole quando si chiede ai presenti "come oserete ricevere la Comunione con il sangue dei bambini non nati sulle vostre mani.". Si auspica presa di coscienza anche per gli avvocati ed i giudici italiani che si prodigano a salvaguardare i diritti dei cittadini; anche di coloro che sono i più indifesi: i bimbi che devono nascere.”
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