Dichiarazione Valerio Lattanzio Responsabile Rapporti con la Santa Sede - Centro di aiuto alla vita di Roma
Voglio fare mie le parole della Cei che, assieme al presidente Gibertini ed a tutti gli altri membri del Centro di aiuto alla vita di Roma, condividiamo nel profondo
La commercializzazione in Italia della pillola abortiva Ru 486 'rischia di riportarci indietro rispetto alla legge 194, diffondendo una banalizzazione dell'aborto. 'E' un rischio che ci preoccupa.
Le nostre volontarie già ci chiedono come potranno aiutare le mamme a scegliere per la vita se a queste sarà negato qualsiasi contatto umano ma solo con pillole omicide. L'esperienza del nostro Centro di aiuto alla vita di Roma, unico nella città, ci insegna che stando accanto alle mamme è possibile aiutarle a scegliere per la vita, a ritrovare quel senso di accoglienza alla vita che è dentro ogni essere umano ma che magari in quel momento è un po' sopito.
Dare alla madre una pillola vuol dire semplicemente fregarsene di lei, di suo figlio e della intera società perchè ogni figlio che viene a mancare è un buco in questa nostra nazione.
Ringraziamo la santa madre Chiesa che sempre ci illumina e ci guida col suo insegnamento e col suo sostegno ma invito il Popolo della vita a darsi una sveglia affinché non possa essere commercializzata in Italia la RU486 che è la deriva finale della cultura relativista che considera l'aborto come contraccettivo d'emergenza.
Come il Presidente della Cei Card. Angelo Bagnasco chiediamo ai medici italiani uno scatto d'orgoglio simbolico affinché, come risposta alla cultura di morte, cresca ancora di più l'obiezione di coscienza: a questo gioco al massacro di vittime innocenti noi non ci stiamo.
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