lunedì 19 ottobre 2009

ru 486: fermiamo l'aborto domestico e clandestino

Roma, 19 ottobre 2009


COMUNICATO STAMPA

OGGETTO: RU486. METTIAMO MANO ALLA LEGGE 194 PER FERMARE L’ABORTO CASALINGO E CLANDESTINO


“E’ tempo di mettere mano alla Legge 194/78 – ha dichiarato il presidente Gibertini – per fermare questa deriva relativista dell’aborto casalingo con pillola RU486.”

Il Centro aiuto alla vita di Roma si riunirà domani sera in seduta straordinaria, alla presenza anche del consigliere amico on. Antonio Palmieri, anche per decidere le prossime iniziative da intraprendere per contrastare la diffusione della Ru486 in Italia

“Non tutto è perduto – ha dichiarato ancora Gibertini - anche se la decisione di oggi dell’Aifa è tanto scontata quanto deludente. Dobbiamo chiamare ad uno ad uno i deputati e senatori per chiedere loro di fermare la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della determina e delle specifiche tecniche di somministrazione del farmaco. La smettano di prenderci in giro. Tutti sappiamo, anche perché così è successo nel mondo e così è successo in Italia nelle varie sperimentazioni, che le madri saranno invitate a firmare il foglio di dimissioni e se ne andranno ad abortire da sole a casa raggirando la stessa legge 194 voluta da chi oggi vuole l’aborto clandestino mentre allora, nel 78, voleva socializzare il fenomeno. Vogliono cambiare la Legge? Siamo disponibili, basta che non la si cambi solo per favorire sempre di più l’aborto!”

Il presidente dell’Aifa, in una intervista, ha dichiarato, entusiasticamente che il costo delle tre pastiglie sarà, in via del tutto eccezionale per l’Italia di solo 99 euro!

“Questo linguaggio che sempre indora la pillola – ha terminato Gibertini – è un viatico all’aborto per diritto e per cultura. Passare come un successo commerciale che si sia riusciti a tenere sotto i cento euro il costo dell’aborto chimico è ancor peggio dell’aborto stesso. Dire trionfalmente che in Italia sarà vietato somministrare la pillola dopo la settima settimana non cambia la realtà dei fatti, ovvero che viene ucciso il bambino in grembo, ancor se piccolo, per meno di cento euro!”

Anche Valerio Lattanzio, delegato ai rapporti con la Santa Sede, è intervenuto sul tema: “Dobbiamo raggiungere anche i parlamentari europei a noi vicini. Non ci può venire detto (dal direttore dell’Aifa), con tono rassegnato, che in Italia abbiamo dovuto sottostare alla procedura europea di mutuo riconoscimento e quindi approvare la diffusione della Ru486

Sempre Lattanzio: “Basta con l’ipocrisia del fare passi indietro, delle zone grigie di ripensamento, dell’astenersi da battaglie ideologiche: sempre noi pro life dobbiamo fare passi indietro? Se i pro aborto non faranno loro passi indietro, li costringeremo a farli.”

Infine Lattanzio ha concluso invitando i politici cattolici ad una mobilitazione generale “Vedo troppi politici cattolici che dormono, è finita la ricreazione, non la sentite la campanella? Stiamo assistendo ad un colpo di mano per andare oltre alla Legge 194 per far diventare l’aborto competenza delle farmacie e quindi “facile” come ingerire una pillola. Per il momento appelliamoci alla Legge 194 per fermare la Ru486 ma puntiamo alla soppressione di qualsiasi legge e cultura abortista altrimenti saremo spazzati via da quest’ondata relativista”





Francesca Siena
Centro di Aiuto alla Vita di Roma
Ufficio Stampa
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stampa@cavroma.org - www.cavroma.org

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