martedì 26 maggio 2009

DECENNALE... AVANTI COSI.... DA L'AVANTI

Fisichella e Alemanno premiati dal “Cav” DI ANDREA CAMAIORA
Martedì 26 Maggio 2009 13:35

http://www.avanti.it/index.php/tempo-reale/93-l-avanti-in-edicola/6193-fisichella-e-alemanno-premiati-dal-cav-di-andrea-camaiora.html

“I cattolici non sono ‘afoni’ su temi quali la difesa e la promozione della vita dal concepimento fino al termine naturale”. Sono parole di monsignor Rino Fisichella, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, premiato ieri sera all’Eur in occasione dei dieci anni di attività del “Centro di Aiuto alla Vita” di Roma. “Davanti alla promozione e difesa della vita umana - ha detto ancora monsignor Fisichella - non esiste forma di ingerenza alcuna nei confronti degli Stati, né ragioni di opportunità politica che potrebbero essere avanzate per esprimere, o meno, un giudizio in proposito”. Il “Centro di Aiuto alla Vita” di Roma ha festeggiato ieri il suo decennale premiando monsignor Fisichella insieme al sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e al giornalista di “Avvenire”, Francesco Ognibene. Dieci anni a strappare alla morte bambini destinati a essere grattati via da un aborto chirurgico: i volontari romani del “Centro di Aiuto alla Vita”, oggi guidati dall’instancabile Giorgio Libertini, ne contano 226. Duecentoventisei bambini - di età compresa tra gli otto anni e pochi mesi - che oggi vanno a scuola, tifano Roma o Lazio, o che sono ancora a casa, accuditi dalla loro mamma, non sempre italiana, che li cresce con amore, superando non poche difficoltà. Il “Centro di Aiuto alla vita Eur S. Eugenio” nasce a Roma dieci anni fa su desiderio e promozione di Don Nicola Mariangeloni (cappellano coordinatore dell’ospedale Sant’Eugenio). In poco tempo Don Nicola mette insieme un bel gruppo di volontari che cresce ogni giorno di più, tanto che il parroco di Spirito Santo concede loro il permesso di usare i locali parrocchiali. L’anno decisivo è appunto il 1999, quando i volontari del nascente “Cav” sono spesso chiamati dai medici anestesisti che in ambulatorio visitano quelle donne in procinto di affrontare l’intervento di aborto. Successivamente i fondatori sentono l’esigenza di radicare il “Cav” sul territorio dell’Eur, coinvolgendo alcune parrocchie vicine, qualche istituto religioso e altre realtà locali. Da lì la necessità di reperire una sede esterna all’ospedale, possibilmente a basso costo, perché l’alloggio dei cappellani e la cappella ospedaliera erano inadeguate a ricevere gestanti per colloqui con psicologi o con le volontarie. La Provvidenza consente che i volontari pro Vita trovino un appartamento al piano terra di un palazzo in via Quasimodo 113B, dove il Centro di Aiuto alla Vita si trova tuttora. La sede - inaugurata e benedetta da monsignor Rino Fisichella - fu determinante per lo sviluppo e i successi dell’associazione.Nel giugno del 2000 intanto è eletta presidente la Miranda Lucchini che, grazie all’esperienza maturata come dirigente amministrativo della Asl Roma C, trasformò in pochi anni il “Cav” nascente in una struttura di grande serietà professionali nonché di importanti collegamenti con molte strutture pubbliche e private di Roma e con le fondazioni bancarie. Dal 2000 in poi l’attività è andata crescendo. Pochi mesi fa, il 12 gennaio 2009, Miranda Lucchini affida le sorti del “Centro di Aiuto alla Vita” al trentasettenne Giorgio Gibertini, dal 1989 volontario pro Life e stretto collaboratore del parlamentare Antonio Palmieri.Nei dieci anni di attività del “Centro di Aiuto alla Vita” di Roma (1999-2008) sono state assistite 303 mamme che hanno dato alla luce 226 bambini. Sono 36 i bambini nati nel 2008. Il Centro assiste le mamme prima e dopo il parto: nel 2008, grazie al “Cav”, tre mamme hanno trovato un alloggio in una casa di accoglienza, nove sono state assistite socialmente, 56 mamme hanno usufruito di un sostegno psicologico e morale continuo da parte dei volontari, tredici hanno trovato l’assistenza medica di cui avevano necessità, 45 di loro sono state aiutate in natura e in denaro e diciassette hanno si sono avvalse dei contributi del Progetto Gemma. Insomma, un successo che si misura ogni giorno in vite umane, ovvero ciò che di più prezioso esiste al mondo.

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