venerdì 29 maggio 2009

Cosa chiede il Cav di Roma ad Alemanno

Cosa chiede il Cav di Roma ad Alemanno

Decennale. Sono 226 i bambini venuti alla luce

di Tempi

Sino al 1988 a Roma, città con più di tre milioni di abitanti, non esisteva alcun Centro di aiuto alla vita. In quell’anno, su desiderio e promozione di don Nicola Mariangeloni nacque il Cav proprio all’interno dell’ospedale Sant’Eugenio. Con il semplice passaparola tra amici, medici, infermieri e volontari, le adesioni in poco tempo si fecero cospicue. Dal 2000 all’inizio del 2009 è stata la dottoressa Miranda Lucchini a trasformare la struttura in un centro di grande serietà professionale con collegamenti con molte strutture pubbliche e private di Roma e con le fondazioni bancarie. Dal 12 gennaio 2009 il nuovo presidente è Giorgio Gibertini, volontario per la vita dal 1989, coadiuvato, tra gli altri, da Valerio Lattanzio, delegato ai rapporti con la Chiesa. Tra gli obiettivi dei prossimi anni, oltre al rafforzamento dell’esistente, il Cav punterà alla ricerca di una sede più spaziosa, ad un corso per diventare volontari e all’aiuto psicologico specializzato sul post aborto. In dieci anni di attività sono stati ben 226 i bambini venuti alla luce e 303 le mamme assistite. «Il mio desiderio più grande – spiega Gibertini a Tempi – è di far sì che il Comune di Roma riconosca il nostro lavoro come un servizio comunale. Non voglio rassegnarmi all’idea che lo Stato è per l’aborto ed il privato per la vita. Confido nel sindaco di Roma da cui attendiamo due risposte: una convenzione col Comune per essere valorizzati come risorsa cittadina; un accordo per trovare uno spazio in un cimitero di Roma per dare degna sepoltura ai bambini che vengono uccisi dall'aborto». [fc]

su Tempi



Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.